sabato 23 luglio 2011

La potenza del Santo Rosario!












Il Beato Bartolo Longo, grande apostolo del Rosario diceva “chi propaga il Rosario è salvo”. Essa è una preghiera molto popolare e la Madonna stessa, in alcune apparizioni, ha esplicitamente invitato tutti a recitarlo. Soprattutto a Medjugorje, dove dal 1981 la Vergine apparirebbe a sei veggenti, incita tutti a recitarlo ogni giorno, soprattutto in famiglia e in gruppi di preghiera. Questa preghiera è molto potente contro satana che lo lega sempre più, diminuendo via via la sua azione nefasta fino a sconfiggerlo. Ma è bene essere costanti, recitarlo col cuore, seriamente e devotamente ogni giorno. Inoltre a questa pia pratica sono concesse indulgenze e grandi promesse, che potrete leggere qui sotto. Discorso a parte va fatto per il Rosario dell'Immacolata (che troverete sempre qui sotto), che è un Rosario mariano ma che aggiunge ad ogni Ave Maria, una giaculatoria con cui pregare in modo particolare ma efficace (toglie potere a satana), ad esempio, per una nazione, per una persona, per una comunità, per una città etc .etc.



S. Luigi Grignion de Montfort, (molto amato da Papa Giovanni Paolo II°) nella sua opera "il segreto del Rosario per convertirsi e salvarsi", scriveva: "Anche se vi trovate sull'orlo dell'abisso, o con un piede nell'inferno, se avete perfino venduto l'anima al diavolo come uno stregone, o siete un eretico indurito e ostinato come un demonio, presto o tardi vi convertirete e vi salverete purché - lo ripeto e notate bene i termini del mio consiglio - diciate devotamente ogni giorno fino alla morte il santo Rosario, per conoscere la verità ed ottenere la contrizione ed il perdono dei vostri peccati".



P. Peyton, apostolo della Crociata del Rosario diceva: "un mondo in preghiera è un mondo in pace" e ancora: "la famiglia che prega unita, rimane unita".

S. Pio da Pietralcina chiamava il rosario l'arma, pertanto prendiamo in mano questo semplice e potentissimo strumento e cominciano ora a recitarlo devotamente!




Promesse fatte dalla Beata Vergine Maria al Beato Alano de La Roche per chi recita il Santo Rosario











  1. Chi mi servirà costantemente recitando il mio Rosario, riceverà qualche grazia speciale.




  2. A tutti coloro che devotamente reciteranno il mio Rosario prometto la mia specialissima protezione e grandi grazie.




  3. Il Rosario sarà un’arma potentissima contro l’inferno, distruggerà i vizi, dissiperà il peccato e abbatterà le eresie.




  4. Il Rosario farà rifiorire la virtù e le opere sante, farà conseguire alle anime copiosissime misericordie di Dio, e tirerà i cuori degli uomini dall’amore vano del mondo all’amore di Dio, e li solleverà al desiderio delle cose eterne. Quante anime si salveranno con questo mezzo!




  5. L’anima che a me si raccomanda con il Rosario non perirà.




  6. Chiunque recita devotamente il Santo Rosario con la considerazione dei suoi Sacri Misteri, non sarà oppresso da disgrazie, non verrà castigato dalla giustizia di Dio, non perirà di morte improvvisa: ma si convertirà se peccatore, e si conserverà in grazia se giusto, e sarà fatto degno della vita eterna.




  7. I veri devoti del mio Rosario non morranno senza i Santissimi Sacramenti.




  8. Voglio che coloro che recitano il mio Rosario in vita e in morte abbiano la pienezza delle grazie, e in vita e in morte siano ammessi a partecipare ai meriti dei Beati del Paradiso.




  9. Io ogni giorno libero dal Purgatorio le anime devote al mio Rosario.




  10. I veri figli del mio Rosario godranno grande gloria in cielo.




  11. Tutto quello che chiederai per il mio Rosario impetrerai.




  12. Coloro che propagano il mio Rosario saranno da me soccorsi in ogni loro necessità.




  13. Io ho ottenuto dal mio Figlio Divino, che tutti i membri della Confraternita del Rosario possano avere come loro confratelli tutta la corte celeste in vita e in morte.




  14. Coloro che recitano il mio Rosario sono miei figli e fratelli a Gesù Cristo mio unigenito.




  15. La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.











Si concede l'indulgenza plenaria al fedele che:










  1. recita devotamente il Rosario mariano in chiesa od oratorio, oppure in famiglia, in una Comunità religiosa, in una associazione di fedeli e in modo generale quando più fedeli si riuniscono per un fine onesto




  2. si unisce devotamente alla recita di questa preghiera, mentre viene fatta dal Sommo Pontefice, e trasmessa per mezzo della televisione o della radio.Nelle altre circostanze invece l'indulgenza è parziale.




Il Rosario è una pratica di pietà nella quale alla recita di Ave, Maria, divise in decadi, intercalate dal Padre nostro, si unisce rispettivamente la pia meditazione di misteri della nostra redenzione.







Per l'indulgenza plenaria annessa alla recita del Rosario mariano si stabiliscono queste norme:









  1. è sufficiente la recita di cinque decadi; ma devono recitarsi senza interruzione




  2. alla preghiera vocale si deve aggiungere la pia meditazione dei misteri




  3. nella recita pubblica i misteri devono essere enunziati secondo l'approvata consuetudine vigente nel luogo; invece in quella privata è sufficiente che il fedele aggiunga alla preghiera vocale la meditazione dei misteri.




Norma N. 20









  1. Per ottenere l'indulgenza plenaria, oltre l'esclusione di qualsiasi affetto al peccato anche veniale, è necessario eseguire l'opera indulgenziata e adempiere le tre condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.




  2. Con una sola confessione sacramentale si possono acquistare più indulgenze plenarie; invece, con una sola comunione eucaristica e una sola preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice si può acquistare una sola indulgenza plenaria.




  3. Le tre condizioni possono essere adempiute parecchi giorni prima o dopo di aver compiuto l'opera prescritta; tuttavia è conveniente che la comunione e la preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice siano fatte nello stesso giorno, in cui si compie l'opera.




  4. Se manca la piena disposizione o non viene eseguita totalmente l'opera richiesta e non sono poste le tre condizioni, l'indulgenza sarà solamente parziale, salvo quanto è prescritto nelle norme 24 e 25 per gli "impediti".




  5. Si adempie pienamente la condizione della preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, recitando secondo le sue intenzioni un Padre nostro ed un'Ave, Maria; è lasciata tuttavia libertà ai singoli fedeli di recitare qualsiasi altra preghiera secondo la pietà e la devozione di ciascuno.





Rosario dell'Immacolata
Come si recita





Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Amen





Credo e si incomincia il Rosario classico, aggiungendo però le 5 diverse giaculatorie di Maria. La Madonna a Mariefried nel 1946 chiese anche di pregare il Rosario dell’Immacolata. Lei disse che questo è il “Rosario delle Grazie” . E’ una potente preghiera per strappare il potere a satana per l’intercessione di Maria. Dopo i consueti misteri alla fine (o in mezzo, dopo la parola Gesù) di ogni Ave Maria si prega per il:
1° Mistero – per la tua Immacolata concezione salvaci.
2° Mistero – per la tua Immacolata concezione proteggici.
3° Mistero – per la tua Immacolata concezione guidaci.
4° Mistero – per la tua Immacolata concezione santificaci.
5° Mistero – per la tua Immacolata concezione governaci.





Alla fine di ogni diecina si aggiunge: Tu Mediatrice grande, tu Mediatrice fedele, tu Mediatrice di tutte le grazie, prega per noi.






Esempio: nel primo mistero glorioso, si contempla la risurrezione di Gesù. Poi si recita il Padre Nostro, dopo le 10 Ave Maria (è alla fine di ognuna di queste che si recitano le giaculatorie dell'Immacolata, in questo caso, contemplando il 1° mistero, si farà "per la tua Immacolata concezione salvaci". Alla fine delle 10 Ave Maria, si reciterà "Tu Mediatrice grande, tu Mediatrice fedele, tu Mediatrice di tutte le grazie, prega per noi" ed infine si fa il Gloria al Padre...

Nessun commento:

Posta un commento